Rabbia

 sbatti affanni

lievi inganni

schizzi fuori

voci tonanti.

voragine tempesta

su nel cielo nuvoloso

tu uomo, schiavo...

stretto a catene

bagnate con il miele

nascondi, ti consumi

e taci e implodi.

Ade, ride mentre

soffochi

e più ti dimeni

più l'abisso ti avvolge

fermati, pensa, blocca

risali rinasci.



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