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Scomparire( scritta da me e pubblicata su alidicarta.it con pseudonimo di Niente)

  tra artefatti e stupidi miscugli tra le luci accecanti delle strade i manichini perfetti immobili nelle vetrine le auto sportive rumori di bicchieri, brindisi al veleno... Mi distacco seduto sulla solitaria panchina cecando ciò che è essenziale non si può comprare tutto è amore basta osservare l'erba cresce tra i sporchi marciapiedi una coppia di anziani si tiene per mano il volo di un gabbiano lascia perdere questo baccano tu dammi la mano voliamo. By niente

Tutto uguale, tutto uguale...

 Tutto si ripete male il disco si inceppa nello stesso punto l'auto incontra sempre quel fottuto rosso, alla fottuta  stessa ora il cibo che non cambia la sveglia tiranna l'amore manca. il letto mi chiama è notte… tutto cambia, nel sonno profondo  sono quello bello il direttore d'orchestra sono quello che ha avuto fortuna, forse sono io? il gallo canta  il sole già alto gli occhi stanchi, la vita che passa davanti tutto ritorna tutto si ripete tutto uguale, tutto uguale.

Oltre te stessa...

 Mentre tutto scorre, come acqua che scava le rocce. io osservo il nulla, perso nel mondo. pioggia che cade sulle città desolate, private dei loro esseri umani, che corrono con le loro macchine distratte, sbraitando al nulla, tragici attori di una routine meccanica. Non ce abbraccio di sguardi, neanche fugaci, nessuno più incrocia i passi in direzione opposta. il mondo è tetro, tutto piatto, interferenze distruttive e silenti. Ma tu amica mia, fermati un po'. Siediti ed ammira il blu, vai oltre quei puntini lassù, ricorda la luce lontana che arriva ai tuoi occhi ti accarezza, è venuta a trovare te. Soffermati e ammira l'ebrezza dell'infinito, il silenzio notturno. Cosa vedi? cosa ascolti dentro te? non rispondere, continua a scrutare oltre i confini, stupide barriere, assapora il dolce profumo di te stessa, che i tuoi occhi verdi con sottili trame d'ambra, sino lo specchio della natura che cresce rigogliosa in primavera, e che tu possa essere il tuo risveglio.

cerco

odori,riecheggiano alla memoria, momenti intesi vissuti dentro me. Seduto qui sulla sedia della mia scrivania, scrivo di un sentimento che memoria non ha, se non quella scaturita dall'immaginazione. Proverò mai, quel dolce pensiero? oh notte, qualcuno dice che porti consiglio, incubi... tu mi regali qualcosa che non ho, e che cerco ramingo continuamente, qualcosa da sperare? io non so se mai riuscirò a scalare dolomiti di paure da solo. forse... guradando altrove all'alba di un umida mattina di primavera e alzando lo sguardo, ti troverò sperduta e lontana, mi accarezzerai, mi salverai...

ti immagino anche se non esisti

Ti immagino anche se non esisti. Una musica sottile accarezza le mie orecchie, semafori spenti, luci soffuse, odore di pino. Ti immagino anche se non esisti. Sai ti parlo come se fossi qui, che sorridi, magari mi rincuori, mi tieni la mano, la mia sempre fredda. Cosa mi diresti se tu fossi qui, se tu esistessi? Mi chiederesti forse, come stai? O come è andata la mia giornata? Cose semplici, che mi mancano. Se tu esistessi e se tu fossi qui, ti verrei a cercare e ti chiederei se ti andrebbe di passeggiare, se ti andrebbe di cantare insieme, fino a farci venire il mal di gola, ti chiederei soltanto la tua presenza, ti chiederei le tue vibrazioni, ti chiederei infine di mischiare i battiti, di guardarti negli occhi e di perderci infinitamente l'uno nell'altro.

nota( pubblico anche su alidicarta.it con lo pseudonimo di Niente)

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